Astolinto
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Elenco delle 10 specie nei dintorni di Roma (42 specie presenti in Italia).
Sono indicati gli anfibi che vivono all'interno del Grande Raccordo Anulare. Sono comprese le specie alloctone, non sono comprese le specie che vivono in cattività.
L'anfibio più diffuso nella città di Roma è il Rospo comune, sebbene anch'esso stia subendo un decremento numerico a causa del continuo prosciugamento delle raccolte d'acqua, della pulizia delle fontane, della presenza delle specie alloctone (come le tartarughe d'acqua americane, le gambusie e i pesci rossi) e delle grosse perdite causate dalle automobili. Le popolazioni presenti a Villa Ada e a Villa Pamphili erano abbondanti fino a circa il 2010. Più raro è il Rospo smeraldino italiano con pochissimi individui nel Foro Romano e ormai relegato a pochi siti attorno al Grande Raccordo Anulare. Le Rane verdi, così adattabili a condizioni estreme, sono però presenti solo alla Caffarella e in piccolie popolazioni sparse attorno a delle raccolte d'acqua stagnante nei dintorni del Tevere o dell'Aniene. Il Tritone punteggiato è rarissimo nella parte nord di Roma, sebbene abbastanza diffuso nel Lazio. La Raganella italiana è probabilmente prossima all'estinzione all'interno del Grande Raccordo Anulare. La presenza del Tritone crestato vede una riduzione negli ultimi anni. A Roma spicca la presenza della Salamandrina settentrionale con un'unica popolazione nei pressi di Via Cassia. E' da tenere sotto controllo la presenza della Rana toro, segnalata nei dintorni della capitale prima del 2020, che può causare dei problemi a tutte le altre specie anfibie e non solo. |
1) Rana temporaria è presente solamente nel nord-est del Lazio.
2) Salamandra salamandra ha vecchie segnalazioni da riconfermare nel Lazio.
3) Bombina pachypus è molto raro e localizzata nel Lazio.
* I nomi comuni delle specie di questa pagina possono anche essere proposti
dall'autore.
** tutti i diritti riservati ad © Astolinto.
*** I colori delle immagini possono variare anche a causa della fotocamera utilizzata e dell'uso o no del flash.
d Disegno realizzato con tecniche classiche o di fotoritocco.
LEGENDA:
< In declino | !
A rischio di estinzione | E Endemica
ANFIBI E UOMO:
Gli anfibi sono la classe di vertebrati più minacciata in Italia. I
fattori di minaccia sono molteplici. La fase vitale più delicata per
la maggior parte delle specie è quella larvale. Le acque interne italiane
sono spesso mal tutelate e tenute in scarsa considerazione dall'uomo. Le paludi sono storicamente
considerate luoghi malsani e combattute con bonifiche continue, anche a causa della lotta alla
malaria e della ricerca di nuove terre da coltivare. L'allevamento intensivo
ha ridotto l'importanza dei fontanili, habitat sfruttati da molte
specie anfibie, che hanno tratto addirittura vantaggio dall'attività dell'uomo.
Per molte specie anfibie la presenza di strade trafficate è una minaccia
reale e costante. Anche i cambiamenti climatici possono alterare il ciclo stagionale
delle pozze temporanee o diminuire il tasso di umidità di alcuni habitat.
E' bene evitare di toccare a mani nude questi animali per non trasmettere loro malattie batteriche, virali e soprattutto fungine.
L'Italia può vantare la presenza di molte specie endemiche, data la differenziazione
degli ambienti e l'isolamento geografico per la presenza del mare e delle
Alpi. Da migliaia di anni esse affiancano l'uomo contenendo il numero degli insetti
e sono fondamentali per l'ecosistema. Tutelarli dovrebbe essere un orgoglio
nazionale, regionale e locale.