Astolinto
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Rana appenninicaRana italica | ||
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Rana bruna diffusa solo in Italia nei pressi di ruscelli.
Descrizione | Rana dal corpo snello e slanciato. Colorazione bruno-rossiccia delle parti superiori. Macchia temporale triangolare. Gola scura spesso con striscia centrale bianca. Timpano piccolo. Il girino ha una colorazione variabile, spesso bruna o grigia. Dorso e fianchi scuri con piccolissime e numerose linee chiare, ventre grigiastro con intestino visibile in trasparenza. Da lontano ed in particolari condizioni di luce può sembrare nero. Coda lunga e robusta, con membrane trasparenti di larghezza media, parallele tra loro e con apice arrotondato. Corpo di forma ellittica od ovale. Lunghezza circa 5 cm. ↗ Rana appenninica su Wikipedia. | ||||||||||||||||
Alimentazione |
PREDE ↓
La adulta si ciba di insetti, soprattutto ditteri (mosche, moscerini e zanzare) e lepidotteri (farfalle e falene). Caccia anche molti altri piccoli invertebrati che si muovono: lombrichi, ragni, lumache.... PREDATORI ↓
La è preda abituale di alcuni serpenti, come le bisce, e di mammiferi carnivori (volpi, tassi ...). Molte specie di uccelli acquatici mangiano rane adulte e larve (aironi, garzette, cicogne, tuffetti ....). | ||||||||||||||||
Distribuzione | La rana italica è endemica dell'Italia: diffusa dagli Appennini alle zone costiere tirreniche è presente nel Gargano e nei dintorni di Ancona. | ||||||||||||||||
Habitat | Torrenti e ruscelli. Spesso in montagna. ![]() | ||||||||||||||||
In passato Rana italica, endemismo monotipico italiano, era classificata come Rana Graeca. Per approfondimenti consulta l'articolo: Le rane del genere "Rana", mappa di distribuzione in Europa e dintorni: ![]() |
Tabella dell'attività nel corso dell'anno*:
G | F | M | A | M | G | L | A | S | O | N | D | ||||||||||||
Molto attiva | Poco attiva | Inattiva |
La ama l'umidità e le temperature fresche, quindi le stagioni preferite sono la primavera (stagione degli amori) e l'autunno.
In estate il terreno può diventare troppo secco e le precipitazioni possono scarseggiare, diminuendo i giorni di attività di questa rana. In inverno temperature al di sotto dei 10 gradi sono poco gradite alla .
APPROFONDIMENTO
Per la Rana italica il mimetismo è fondamentale per non farsi scorgere da predatori e per evitare altre possibili minacce. Il colore bruno riprende il colore del terreno o delle rocce. Se poi l'aggressore si avvicina troppo l'unica via di salvezza diventa la fuga che spesso si concretizza in un tuffo acrobatico nell'acqua, magari in un punto abbastanza profondo o impervio di un ruscello.
CICLO VITALE DELLA SPECIE
Rana appenninica (Rana italica). La riproduzione inizia con un abbraccio serrato del maschio che si posiziona in modo deciso sopra la femmina. Dopo un po' la femmina rilascia le uova e il maschio le feconda liberando in acqua gli spermatozoi.
Questi animali depongono le uova in acqua agganciandole alle rocce, a pietre o tronchi. Gli embrioni si sviluppano all'interno della gelatina che li protegge da molti predatori.
Ne escono poi dei girini bruni con piccolissime macchie dorate. La cresta della coda invece è biancastra con macchie scure.
In realtà i girini visti dall'alto e con luce normale appaiono abbastanza scuri e possono venire confusi con quelli di rospo. Distinguere invece i girini di Rana temporaria, Rana dalmatina e Rana italica è invece molto difficile.
Ad un certo punto dello sviluppo del girino iniziano a svilupparsi le zampe posteriori. Questa fase dura alcuni giorni a seconda delle condizioni ambientali e dell'individuo, in genere da una a due settimane. Più veloce è invece la formazione delle zampe anteriori che richiede circa 5 giorni. Appena il girino si trova nella fase a quattro zampe entra in una fase nuova: spesso rimane nascosto, immobile e si posiziona vicino alla superficie dell'acqua per respirare qualche boccata d'aria.
Contemporaneamente all'assorbimento della coda si ha un rapido sviluppo dei polmoni per cui un giorno la piccola rana appena formata abbandona l'acqua e entra nel nuovo ambiente della "terraferma". Anche la dieta cambia. Dopo poche ore dall'uscita dall'acqua il ranocchietto è subito interessato ai movimenti degli animaletti attorno allo stagno. Seguendo il suo nuovo istinto inizierà a predare piccoli moscerini e vermetti.
Rana appenninica
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