Luca -
29/10/21 ore 09:45.
In un bosco nei pressi di Cantù, ho avvistato una piccola rana di colore giallo arancio.
Admin -
05/05/21 ore 10:04.
Der gemeine Frosch ist auch in Deutschland vorhanden und es wurde beschlossen, diese automatische Übersetzung des Textes ins Deutsche einzufügen:
Sehr großer und ziemlich untersetzter Frosch mit kurzen Hinterbeinen. Variable Farbe, aber tendenziell braun mit dunkleren Flecken. Sehr variable Färbung des Rachens, im Allgemeinen marmoriert und nie vollständig weiß. Das Männchen ist ca. 7 cm lang, das Weibchen ca. 10 cm.
Der erwachsene rote Frosch ernährt sich von Insekten, insbesondere Diptera (Fliegen, Mücken und Mücken) und Schmetterlingen (Schmetterlinge). Es jagt auch viele andere kleine Wirbellose, die sich bewegen: Regenwürmer, Spinnen, Schnecken ...
Die Kaulquappen der Frösche ernähren sich von Algen und Sedimenten.
Der gemeine Frosch ist der häufigste rote Frosch in Europa, selten nur in Spanien und Griechenland.
Es ist in Italien in den Alpen und im zentral-nördlichen Apennin mit Reliktpopulationen in den Marken und im Latium vertreten. Südlich des Verbreitungsgebiets ist es in den Ebenen selten.
Nasse Orte, Wälder oder Torfmoore. Es geht im Frühjahr oder Spätwinter zur Fortpflanzung in Wassersammlungen.
Anonimo -
28/11/18 ore 16:55.
Grazie per le informazioni
Admin -
25/02/16 ore 13:19.
Lombardia, a nord di Milano. Segnalate Rane temporarie in accoppiamento.
Matteo Di Nicola - 30/08/15 ore 06:52.
In Italia vivono quattro specie del genere Rana, attribuite al gruppo delle "rane rosse". Esse possono essere distinte dalle "rane verdi" (recentemente ascritte al genere Pelophylax) per la presenza della macchia temporale scura (macchia posteriore all'occhio che ricopre il timpano), per gli occhi meno ravvicinati, per un comportamento meno acquatico e, nei maschi, per l'assenza di sacchi vocali esterni.
Le rane rosse italiane (rana montana, rana agile, rana di Lataste e rana appenninica) sono distinguibili tra loro per ecologia, per diverse caratteristiche morfometriche, per il canto dei maschi, per la colorazione di alcune parti del corpo (anche se la variabilità cromatica intraspecifica è molto elevata) e per differenze nelle ovature. Differiscono parzialmente anche per areale di distribuzione ma sono molte le aree di simpatria fino a 3 specie.
La rana montana (Rana temporaria) è la specie che raggiunge le altitudini maggiori ed è la protagonista degli incontri d'alta quota su tutto l'arco Alpino (nonostante si spinga fino in alta Pianura Padana). E' presente inoltre in una fascia dell'Appennino settentrionale ed in una limitata zona del Lazio. Le zampe posteriori sono relativamente corte, la gola è spesso "marmorizzata", il muso arrotondato e la stria sopralabiale biancastra sfuma gradualmente verso la narice assumendo il colore del resto del muso.
La rana agile (Rana dalmatina) è diffusa in tutte le regioni italiane ad eccezione di Val D'Aosta, Sicilia e Sardegna. Si rinviene in un range altitudinale compreso tra 0 e 2000 metri ma non è presente nella fascia più settentrionale dell'arco Alpino. Si distingue da R. temporaria per le zampe posteriori più lunghe (l'articolazione tibio-tarsica supera nettamente l'apice del muso), per il muso più "appuntito" e per la gola bianca/giallastra senza macchiettatura se non ai bordi (cosa che la differenzia anche dalle prossime due specie). La stria sopralabiale prosegue fino alla narice, a volte sfumando nel colore del muso.
La rana di Lataste (Rana latastei) è endemica della Pianura Padana (presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e limitata porzione settentrionale dell'Emilia Romagna) e del Canton Ticino. Il corpo a volte presenta un caratteristico colore rosato, la striscia sopralabiale termina di netto sotto l'occhio e la gola è decisamente macchiettata (più che in R. temporaria, da cui si distingue anche per le zampe posteriori più lunghe).
La rana appenninica (Rana italica) potrebbe per alcuni caratteri essere confusa con Rana latasei: anch'essa ha la striscia sopralabiale che termina di netto sotto l'occhio e la gola fortemente macchiettata ma non condividono lo stesso arele e R. italica presenta un timpano più piccolo, il corpo meno snello e la distanza tra le narici eguaglia o supera quella interorbitale.
In questo collage sono presenti dall'alto verso il basso: Rana temporaria, Rana dalmatina, Rana latastei e Rana italica.
Admin - 10/12/14 ore 23:13.
E' sicuramente una rana. In che zona l'hai trovata?
Mario Biscuitti - 10/12/14 ore 12:27.
Ho trovato una rana o raganella completamente rosso mattone e piccola come una moneta da 20cent. L'ho rimessa in libertà e mi sono poi posto la domanda: che varietà è?
Sapreste aiutarmi?
Admin - 24/05/14 ore 19:07.
No! Farebbe una brutta fine. E' meglio lasciarla dove l'hai presa, è anche protetta da diverse leggi.
Donatella Cristinelli - 24/05/14 ore 14:54.
Ho trovato una rana temporaria , posso metterla assieme a delle tartarughe d'acqua? Grazie.
Mirko - 08/01/14 ore 19:59.
La Rana temporaria è presente anche nell'appennino laziale in provincia di Rieti.
• Ultimo aggiornamento: 2/01/2025. Visite dal 14/02/2025: 865.