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Gatto domestico

Felis catus

Gatto domestico (Felis catus), foto di esempio dell'animale. Specie simili

Felino di colorazione variabile legato alle attività umane.


Descrizione

Il gatto ha un corpo agile e flessibile. Il colore del pelo è molto variabile, generalmente bruno, grigio, nero o bianco. Gli occhi sono grandi, le orecchie triangolari sono rotabili e ha peli sensoriali sul muso (vibrisse). Gli artigli sono retrattili.
Il peso è di circa 3,5 kg.

Gatto domestico su Wikipedia.

Approfondimento: "Felis catus, variabilità della specie ".

Alimentazione

Il gatto è un felino principalmente carnivoro.
Gli individui selvatici si nutrivano di piccoli vertebrati (topi, ratti, lucertole, uccellini ...). Gli individui domestici e semidomestici hanno perso l'abilità della caccia e sono nutriti direttamente o indirettamente dall'uomo (rifiuti, gattare ....). Il gatto dovrebbe comunque mangiare poco ma più volte al giorno e non ama variare l'alimentazione . Integra l'alimentazione mangiando delle erbe spontanee per assumere acido folico.

Distribuzione

Cosmopolita, associato alle abitazioni umane.

Habitat

Gatti domestici vivono all'interno delle abitazioni umane come animali da compagnia.
Gatti liberi rinselvatichiti (gatti randagi) vivono nelle città e nelle campagne, sempre nei pressi degli insediamenti umani.

Immagine di un ambiente preferito.

Il gatto domestico discende da antenati selvatici di Felis silvestris (forse da Felis silvestris libica, il gatto selvatico nordafricano). Alcuni oggi lo considerano come sottospecie Felis silvestris catus.


E' un felino sociale. Ama vivere in piccoli gruppi (colonie). Utilizza per comunicare l'odore dell'urina e delle ghiandole delle guance, lo sfregamento e le fusa (che utilizza anche nei momenti di dolore). Miagola per farsi notare.

Marcatura del territorio


I felini segnano il territorio con l'urina e con le feci. Il gatto che istintivamente non vuole lasciare un segno della sua presenza nel territorio sotterra le feci. Al contrario se si vuole far notare, dopo aver defecato sparge il terreno per diffondere l’odore.


Il gatto è dotato di una ottima capacità visiva notturna. Dorme fino a 18 ore al giorno e vive circa 15 anni.

Non vede bene i colori, soprattutto il rosso. Possiede l'organo di Jacobson per captare i ferormoni.


Non bisogna dimenticare che il gatto è un temibile predatore per molti piccoli animali selvatici, e di questo devono tenere conto anche i padroni. Spesso infatti i gatti vengono controllati molto meno dei cani e godono di una maggiore libertà di azione. Possono quindi scorrazzare per le città e le campagne causando grossi danni alla fauna locale. La loro utile azione contro i topi è controbilanciata dalla strage di passeriformi che hanno da poco lasciato il nido e che non sono particolarmente abili a volare. Questi hanno una grossa probabilità di finire nelle fauci di un gatto che probabilmente non li mangerà ma non resisterà all'istinto primordiale della caccia. Lo stesso rischio corrono molti rettili come le lucertole e ..... i serpenti. La nostra innata paura per i serpenti non è stata trasmessa al gatto che affronterà la sfida con coraggio e velocità. Solo le vipere in Italia possono tenere testa ad un gatto! Il problema è che i serpenti sono molto più efficienti nella caccia ai topi dei gatti e molte specie stanno diventando sempre più rare.


Importante alleato dell'uomo nella lotta a topi e ratti il gatto apprende le tecniche di caccia dalla madre.





Tabella dell'attività nel corso dell'anno*:

MESI
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
                                   
Tempo meteorologico Roma, media 2017 - 2019
  Molto attiva   Poco attiva   Inattiva

Il gatto domestico è attivo in tutti i mesi dell'anno.
Naturalmente adotta delle strategie per superare il freddo dell'inverno ed il caldo dell'estate. Non è difficile trovarlo vicino ad una macchina per riscaldarsi col motore appena spento. E quando il calore lo opprime cerca luoghi freschi, come tane profonde e cespugli dove riposare.




APPROFONDIMENTO

Gatto domestico (Felis catus)

Gatto domestico propriamente detto (Felis catus)

Molti gatti, apprezzati per la loro bellezza e lo sguardo penetrante sono tenuti in casa come animali da compagnia. Gli individui che vivono in casa sono abituati a fare i propri bisogni in una cassettina con della sabbia: la lettiera. Spesso sono sterilizzati per limitarne i comportamenti sessuali e le gravidanze.


Gatto domestico (Felis catus)

Gatto randagio (Felis catus)

Molti gatti vivono a stretto contatto con l'uomo e le sue attività ma sono liberi nelle città e nelle campagne, al di fuori delle abitazioni (gatto semi-selvatico o inselvatichito). Appartengono alla stessa specie che vive nelle case e non sono da condondere con il Gatto selvatico Felis silvestris che si tiene lontano dagli uomini e vive soprattutto nei boschi.



Gatto domestico (Felis catus)

Alcuni gatti randagi sono nutriti direttamente dall'uomo (ad esempio da "gattare") che periodicamente gli porta croccantini o altro cibo.



Gatto domestico (Felis catus)

Altri gatti randagi traggono sostentamento principalmente dai rifiuti.



Gatto domestico (Felis catus)

Nelle campagne ancora oggi il gatto ha un ruolo di cacciatore solitario di ratti e topi, utile nella battaglia che l'uomo ha intrapreso contro questi sgraditi roditori. In alcuni casi gli esseri umani attuano campagne di sterilizzazione



Gatto domestico (Felis catus)



Diversità della specieFelis catus. VARIABILITÁ DELLA SPECIE:

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Gatto domestico (Felis catus)

Gatto domestico (Felis catus).



Gatto domestico (Felis catus)




Gatto domestico (Felis catus)




Gatto domestico (Felis catus)







CICLO VITALE DELLA SPECIE

Il calore dei gatti

Gatto domestico (Felis catus)

Gatto domestico (Felis catus). Molti animali "vanno in calore" in alcuni periodi dell'anno cioè hanno forti cambiamenti ormonali che favoriscono l'accoppiamento e la riproduzione. In molti mammiferi, come nel gatto, si ha il ciclo estrale. In questo periodo i gatti marcano più spesso il loro territorio, soprattutto in posti esposti, per indicare la loro presenza. Questo serve alle femmine per attirare i maschi ed ai maschi per far allontanare i rivali.
Per ridurre i disagi del calore o delle gravidanze indesiderate i gatti domestici possono venire sterilizzati o castrati.


Il "calore" delle gatte femmine

Gatto domestico (Felis catus)

Le gatte possono andare in calore da circa 6 mesi di età. Il momento del primo calore dipende dal peso, dalla luce (e quindi dalla stagione), dalla razza e dalla vicinanza ad altre gatte. Le gatte vanno in calore più spesso in primavera e in estate sebbene le femmine che vivono sempre in casa possono andare in calore in qualsiasi momento dell'anno. In questo periodo la femmina è fertile e avrà un comportamento molto affettuoso soprattutto verso i gatti maschi. Le femmine domestiche cercheranno di fuggire più spesso.
Dopo circa due mesi dall'accoppiamento la femmina da alla luce generalmente 4-5 piccoli ma fino a 10.



Il "calore" dei gatti maschi

Gatto domestico (Felis catus)

I piccoli dipendono dal latte materno per il primo periodo di vita.



Gatto domestico (Felis catus)

I gatti maschi vanno in calore dopo gli 8 mesi di età (pubertà). Da questo momento se annusano l'odore di una femmina in calore, ascoltano i suoi miagolii o la avvistano, anche a distanza, attuano una serie di comportamenti tipici: diventano molto nervosi, miagolano e tremano. Possono anche marcare insolitamente il territorio con l'urina. Se ci sono altri maschi nei paraggi diventano aggressivi e si possono scatenare vere e proprie lotte.






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Gatto domestico
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Ad - 01/03/25 ore 21:54.
Gatto che preda una lepre. https://www.facebook.com/share/r/18h2Namqbu/

Admin - 23/06/24 ore 22:11.
Trasmissione i fluenza aviaria ai gatti. https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/boom-di-influenza-aviaria-nei-gatti-il-67-muore-rischio-trasmissione-alluomo-vanno-tenuti-a-casa/

Admin da Fanpage - 14/12/23 ore 18:47.
Impatto dei gatti sulle altre specie. https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/i-gatti-hanno-un-impatto-ecologico-devastante-uccidono-oltre-2-000-specie-vanno-tenuti-a-casa/

AS Roma Today - 06/11/22 ore 17:33.
https://vda.romatoday.it/~vda/www/delivery/ck.php?oaparams=2__bannerid=572458__zoneid=25578__OXLCA=1__cb=75dbccca01__oadest=https%3A%2F%2Fwww.romatoday.it%2Fspeciale%2Fanimali-domestici%2Fgatti-colonia-come-prendersene-cura.html

Admin - 12/08/22 ore 15:36.
https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/07/29/news/gatti_specie_invasiva_polonia_scienziati-359506720/amp/

Admin - 13/04/22 ore 08:25.
Bene! Tutti i gatti hanno istinto da predatore, sta ai padroni contenerli. Poi alcuni gatti in particolare sono veramente abili. Non è un gioco, è una vera e propria caccia che, se non interviene l'essere umano, spesso si risolve con la morte della piccola preda.

Elha - 13/04/22 ore 08:22.
Io ho salvato una bella lucertola del ventre arancio e con macchie azzurre sui lati...ho due gatti predatori .... e io le libero ... abito a Desenzano del Garda.

Admin - 05/05/21 ore 10:26.
https://www.repubblica.it/dossier/esteri/fondi-strutturali-europei-progetti-italia/2021/05/04/news/gatto_selvatico-299182936/amp/

Admin - 10/09/20 ore 20:25.
Purtroppo i gatti sono temibili predatori e fanno stragi di piccoli vertebrati. Però sono molto intelligenti. Se renderete il vostro giardino una zona "non ospitale" la gattina non verrà più. Basta non darle da mangiare e disturbarla se si riposa lì. I gatti odiano essere disturbati.

Billy - 10/09/20 ore 13:26.
Da diversi anni, ormai, i gechi comuni abitano - graditi ospiti - attorno a casa nostra (abito alla periferia Est di Ferrara), nelle aiuole e nelle fessure dei muri, e uscendo nelle calde sere estive per stare sulle pareti esterne. Sulla facciata ne ho contati a volte fino a una decina. Si possono riconoscere le varie generazioni, dai "nonni" grassottelli a quelli piccoli, più sfacciati (o inesperti) degli adulti (qualche volta ne ho trovato qualcuno in casa). Purtroppo da mesi i vicini hanno una gattina che scorrazza nel nostro cortile, dando la caccia alle lucertole e - ahimè - anche ai gechi (ne già ho trovati a volte di feriti: soccorsi, sono però morti). Cerco di tenerla lontana dal cortile coi repellenti, ma non è facile... Qualche suggerimento (innocuo per la gatta) per evitare la "caccia al geco"? Grazie!

Anto - 22/08/20 ore 05:36.
Nella mia città, in Sicilia sud-occidentale, ci sono molti gatti randagi. Sono generalmente molto magri e vivono con gli avanzi di cibo che i clienti dei locali del centro storico gli gettano. Spesso frugano nei sacchetti di raccolta dell'umido. In passato, quando c’erano i secchioni dell'immondizia, si erano specializzati a trovare del cibo, soprattutto pesce e carne, al loro interno.

Anna - 19/07/20 ore 21:29.
Oggi ore 19.00 tolto un grosso geco dalle grinfie del mio gatto. Era senza coda ma in buone condizioni mi ha morsicato il dito per ringraziarmi del salvataggio 😁 ho faticato non poco per staccarlo senza ferirlo e poi deporlo in un luogo sicuro!

Alexia - 04/07/20 ore 18:38.
BO, oggi il nostro gatto purtroppo caccia i gechi in terrazzo, ne ho già salvati alcuni dalle sue grinfie nelle ultime settimane e sono sempre scappati ma oggi ne ha ferito un altro (senza coda e sangue su un occhio) che respira e si muove un pochino ma non si sposta da ormai diverse ore. Posso prenderlo e portarlo in un luogo più sicuro? So che sono territoriali... è tanto carino vorrei salvarlo! Grazie.

Anto - 26/06/19 ore 23:37.
Per attenuare limpatto della predazione dei gatti sui piccoli animali basta dotarli di un piccolo campanellino. Così molte lucertole, scoiattoli e uccellini si salveranno la vita.
Astolinto bar

Gatto domestico (Felis catus) - famiglia Felidi, ordine CARNIVORI.

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• Ultimo aggiornamento: 18/02/2025. Visite dal 14/02/2025: 1·666.
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STORIA

 

ITALIA

ESTERO

2 013  

Al mondo ci sono circa 450 milioni di gatti.

   

 

4 000 a. C.  

Antico Egitto: il gatto era considerato animale sacro, tutelato e venerato. Le riserve di grano erano infestate da roditori e la presenza di gatti nei paraggi era gradita ai contadini.

8 000 a. C.

 

Mesopotamia e altre zone: alcuni gatti si avvicinano agli accampamenti umani, zone ricche di roditori, per procacciarsi il cibo.