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Parrocchetto monaco

Myiopsitta monacus

sole. Parrocchetto monaco (Myiopsitta monacus), foto di esempio dell'animale. Specie simili

Pappagallo verde con parti inferiori grigie originario del Sud America ma introdotto in varie parti dell'Europa e del Nord America.


Descrizione

Pappagallo di colore verde acceso con parti inferiori e fronte grigi. Ali blu nella parte terminale

Parrocchetto monaco su Wikipedia.

Alimentazione

Semi e frutti. Nelle città italiane si sono adattati a cibarsi di semi di platano, robinia, olmo, datteri di palma, arance e molto altro

Distribuzione

Originario del Sud America è stato introdotto in diverse aree del Nord America e dell'Europa

Habitat

Prati e boschi specialmente presso aree abitate dall'uomo



APPROFONDIMENTO

Parrocchetto monaco (Myiopsitta monacus)

Pappagallo mentre si nutre di datteri della palma nana in un parco di Roma.


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Parrocchetto monaco
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Admin - 08/05/24 ore 19:32.
Caccia al parrocchetto monaco a Madrid e proposte di misure di contenimento in Puglia. https://www.repubblica.it/green-and-blue/2024/05/07/news/parrocchetti_monaco_specie_invasiva_puglia-422838482/

Anto - 17/11/23 ore 10:35.
A Roma, in una zona nascosta del Parco Talenti, si è insediato un gruppo di parrocchetti monaci molto rumorosi. Anche in questo periodo si occupano della costruzione di grandi nidi su grandi cedri del Libano, andando avanti e indietro con piccoli ramoscelli.

Admin - 30/03/23 ore 18:16.
https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/03/30/news/parrocchetti_monaci_pappagalli_specie_invasiva-394127486/amp/

Admin - 07/04/17 ore 20:52.
http://www.youanimal.it/la-prima-colonia-di-pappagalli-roma-risale-agli-anni-90/
Luca Tentorio - 5/1/15 ore 22:34.
Spendo un paio di parole sui pappagalli di Roma (scusate se è un po' lungo il post). I primi esemplari di pappagallini verdi (Parrocchetto dal collare e Parrocchetto monaco) sono stati avvistati a Roma a partire dal 1990, e da allora le segnalazioni sono diventate sempre più frequenti fino al boom avuto 3/4 anni fa. Ad oggi risulta piuttosto facile imbattersi in un piccolo gruppo di questi uccelli in molte zone della nostra città. Come altre specie giunte in Italia nel corso del tempo, anche i pappagalli sono animali "alloctoni" (ovvero non originari del luogo) ed in particolare si definiscono specie "alloctona invasiva", perché è in grado di adattarsi e moltiplicarsi velocemente in questo nuovo ambiente tanto da divenire nel giro di diversi anni un animale cosiddetto "naturalizzato". Questi simpatici uccelli tropicali hanno infatti trovato le giuste condizioni per svilupparsi a Roma, grazie ad un clima mite, grande abbondanza di cibo e scarsità di competitori alimentari e predatori. Sono infatti uccelli molto veloci e robusti, difficilmente vengono disturbati da altre specie presenti nelle nostre città e la loro elevata propensione all'accoppiamento garantisce una rapida diffusione. Sono uccelli principalmente frugivori, ovvero si nutrono di frutta, semi e bacche che trovano sui diversi alberi nei parchi, nei giardini privati e nei viali alberati dei quartieri di Roma. La loro diffusione rappresenta però un notevole problema per il nostro ecosistema cittadino; per prima cosa, la loro presenza e la loro indole disturba e allontana le specie autoctone, uccelli locali che hanno sempre vissuto nella zona urbana romana tra cui spicca il Picchio comune e i piccoli passeriformi che sono ora costretti a competere per i nidi e il cibo con i ben più agguerriti e aggressivi pappagalli. Oltre alla competizione tra le specie di uccelli, bisogna far notare il problema economico e sociale che può essere causato dai Parrocchetti: questi uccelli infatti divorano tutto ciò che trovano sugli alberi, sono chiassosi e si radunano in gruppi. Possono in poche ore distruggere il raccolto di un piccolo frutteto, spogliare un albero dalle sue bacche e sporcare a terra con i residui del cibo e gli escrementi. Le grandi cornacchie e i gabbiani presenti nella capitale non sono diretti competitori dei pappagalli perché hanno abitudini differenti sia per quanto riguarda il cibo (sono per lo più onnivori e opportunisti), sia per quanto riguarda la nidificazione. Non sono perciò in grado di opporsi naturalmente alla diffusione dei pappagalli. Lo stesso discorso vale per i rapaci presenti nella nostra città, come i gufi, le civette, i gheppi e le poiane. Per ora, ed è una fortuna, la loro diffusione si è verificata nella zona urbana; fuori Roma infatti questi uccelli non si trovano o sono ancora molto rari. Trovano il giusto habitat nella città che speriamo riesca a contenere il loro sviluppo, così da non intaccare pesantemente la nostra fauna locale. Infine, la LIPU ha lanciato l'allarme per l'invasione di questa specie, ma ad oggi gli interventi non hanno portato molti risultati incoraggianti e questi pappagalli continuano a diffondersi sempre più...
Astolinto bar

Parrocchetto monaco (Myiopsitta monacus) - famiglia Psittacidi, ordine PSITTACIFORMI.

• Note: L'esemplare nella foto in alto è stato fotografato all'interno dell'Orto botanico di Roma.. | AS 1m |

• Ultimo aggiornamento: 7/04/2018. Visite dal 14/02/2025: 334.
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