Astolinto
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Bufo bufo
Diversità e ciclo vitale della specie.
Grosso rospo bruno presente in Europa e Russia.
DIVERSITÁ DELLA SPECIE:
Rospo comune (Bufo bufo). Colorazione scura uniforme. Negli esemplari di Rospo comune il dorso è generalmente di colorazione uniforme come nel caso di questo maschio. Ad una più attenta osservazione però la colorazione predominante marrone scura lascia intravedere molte macchie chiare tendenti al giallo sparse per il corpo. La macchia più grande si trova sul capo. Questa colorazione migliora il mimetismo dell'animale a terra.
Colorazione chiara uniforme. Questo esemplare (lo stesso presente nella foto principale della pagina) ha una colorazione molto uniforme gialla arancione. La sopravvivenza dei rospi che hanno questa colorazione dipende dal colore predominante del terreno e delle rocce. Un substrato chiaro favorisce la sopravvivenza di rospi chiari.
Colorazione a macchie. In alcuni esemplari è netta ed evidente la presenza di una marmorizzazione così come accade nei rospi del gruppo del Rospo smeraldino. Nell'individuo nella figura a destra un esemplare con colorazione 'di fondo' biancastra presenta ampie zone giallo-brune e piccole zone scure sulle zampe e attorno alle verruche. E' da notare una zona al centro del dorso libera da verruche e macchie, quasi un accenno di una linea vertebrale che simula un filo d'erba.
CICLO VITALE DELLA SPECIE:
La migrazione dei rospi.
Rospo comune (Bufo bufo). La stagione riproduttiva del Rospo comune inizia, in pianura, in pieno inverno. I rospi adulti ritornano nelle raccolte d'acqua dove sono nati: in laghetti, nelle pozze temporanee, in tratti di fiumi o torrenti a corrente lenta. In alcuni casi si assiste ad una vera e propria migrazione ed ogni rospo percorre diversi chilometri, guidato dal desiderio irrefrenabile di riprodursi. In altri casi questi anfibi permangono per tutta la vita nei pressi del luogo di riproduzione, si pensi ad esempio il caso delle ville cittadine dove uno spostamento azzardato di un individuo ne causerebbe una morte certa. Si possono spostare già a dicembre ma spesso raggiungono l'acqua a febbraio o marzo.
I primi ad arrivare sono i maschi che iniziano a cantare per attirare le femmine. Essi hanno un unico sacco vocale sotto la gola. Più maschi ci sono e più lontano arriverà il loro richiamo. Rimangono all'erta ponendo attenzione a qualunque cosa si muova.
L'accoppiamento
Individuata la femmina, muta, le si attaccano sul dorso stringendola con un forte abbraccio. In alcuni casi alcuni maschi si attaccano alla femmina già a terra.
Maschio e femmina in accoppiamento. Notare la differenza di dimensioni. Foto scattata in provincia di Frosinone.
La deposizione delle uova.
La femmina inizia a produrre lunghi cordoni di gelatina che contiene le uova, disposte in due file, in numero variabile fino a 10.000. I maschi contemporaneamente rilasciano lo sperma nell'acqua dove avviene la fecondazione esterna.
Le uova
Le uova sono inserite in una gelatina.
Dalle uova nascono le larve, i girini. I girini si nutrono soprattutto di alghe che raschiano dalle rocce mediante il loro apparato boccale e di sedimenti. Non disdegnano però altri tipi di alimenti, anche di origine animale. Avendo una dieta molto varia possono coesistere a migliaia in uno stesso stagno. Sono la base dell'alimentazione di molti altri animali come serpenti, tartarughe, tritoni e larve di insetti acquatici (ditischi, libellule ... ).
La metamorfosi del rospo comune. Ad un certo punto del loro sviluppo avviene la metamorfosi. Prima spuntano le zampe posteriori e poi quelle anteriori.
L'individuo adulto, la conquista della terraferma. Quando anche la coda viene riassorbita e le branchie lasciano il posto ai polmoni si è formato un piccolo individuo adulto delle dimensioni di circa 1 cm.
• Note:La foto in alto è stata scattata in Toscana.