Le raganelle europee

Il genere delle raganelle europee

Gli studiosi sono d'accordo nell'inserire tutte le popolazioni delle raganelle selvatiche europee nello stesso genere Hyla che, generatosi milioni di anni fa, ha poi colonizzato gran parte delle terre emerse (Europa, Asia, Nord-Africa e Nord America).

La specie delle raganelle europee

Hyla: approssimazione della distribuzione delle specie in Europa e dintorni (vedi sotto).

Attualmente in Europa sono presenti 7 specie:

- L'Hyla arborea, la Raganella europea, è presente in tutta l'Europa centro-orientale (in rosso nella cartina). Ha una striscia laterale completa con una diramazione a livello dell'inguine. Questa linea, nell'esemplare visto lateralmente, attraversa l'occhio e il timpano e appare da lontano simile alla sagoma di un ramoscello.

- L'Hyla intermedia, la Raganella italiana, è presente solo in Italia (in verde nella mappa). E' molto simile morfologicamente alla precedente ma con importanti differenze genetiche. La sottospecie Hyla intermedia perrini, è presente soprattutto in Pianura Padana. La distribuzione approssimativa è in verde scuro.

- L'Hyla sarda, la Raganella sarda, è presente solo in Sardegna, in alcune isole toscane (Italia) e in Corsica (Francia). E' di minori dimensioni delle altre raganelle ed è priva della diramazione della striscia laterale: sembra meglio adatta ad ambienti con cespugli "poco ramificati", con graminacee o canneti (in celeste nella mappa).

- L'Hyla meridionalis, la Raganella mediterranea, è presente in Spagna, Francia del sud fino alla Liguria (Italia) oltre che in parte del Nord Africa. La striscia laterale è molto ridotta e supera di poco il timpano, sembra adatta ad ambienti molto verdi, come i prati (in giallo nella cartina).

- Hyla molleri è una specie descritta solo nel 2018 e raggruppa gli individui presenti principalmente nella penisola Iberica (in viola).

- Hyla orientalis è una specie descritta solo dal 2016 e raggruppa gli individui presenti nell'Europa dell'est e in parte del Medio Oriente (in marrone).

- Hyla savignyi, la raganella mediorientale, è una specie presente a Cipro e in parte del Medio Oriente (in grigio scuro).

La situazione filogenetica potrebbe essere essere questa*:
Un progenitore simile all' Hyla arborea ha colonizzato l'Europa. Si è poi differenziato su un'isola del Mediterraneo dando luogo all'Hyla sarda. Questa poi ha sfruttato il ponte che collegava nel Miocene le attuali isole toscane alla Corsica-Sardegna per diffondersi nel proprio areale attuale.
Il successivo isolamento del Pliocene ha favorito la differenziazione dell'Hyla meridionalis in ambiente continentale.
Infine, l'isolamento in Italia dell'Hyla arborea, a sud delle Alpi, non ha prodotto differenze fenotipiche evidenti, dato il rimescolamento continuo dei geni e la differenziazione degli ambienti, ma ha generato l'Hyla intermedia in possesso di un suo genoma esclusivo. Essa stessa ha poi creato una sottospecie adattata alla pianura, isolata a Nord dalle Alpi e a sud dall'Appennino tosco-emiliano: l'Hyla intermedia perrini.

Storia della classificazione:

La classificazione tradizionale collocava tutte le raganelle europee nell'unico genere Hyla. In passato esse erano anche considerate un'unica specie: Hyla arborea.

2018
Uno studio propone l'esistenza di una nuova specie: la raganella padana (Hyla perrini (Dufresnes et al., 2018)), presente in Pianura Padana e zone circostanti, prima considerata all'interno della raganella italiana (Hyla intermedia (Boulenger, 1882). Le due specie sarebbero separate dall'Appennino settentrionale.

"Genomic Evidence for Cryptic Speciation in Tree Frogs From the Apennine Peninsula, With Description of Hyla perrini sp. nov" Dufresnes et al.

2020

Una review tassonomica non approva l'esistenza della nuova specie raganella padana (Hyla perrini (Dufresnes et al., 2018)) ma la considera sottospecie della (Hyla intermedia (Boulenger, 1882) denominandola Hyla intermedia perrini.

"Species list of the European herpetofauna – 2020 update by the Taxonomic Committee of the Societas Europaea Herpetologica". Speybroeck et al.