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L'evoluzione è il meccanismo per mezzo del quale si sono formati gli esseri viventi. Il fattore tempo è determinante per plasmare la diversità. Gli eventi poi possono diminuirla: si crea un equilibrio dinamico che ha come effetto l'alternarsi di specie diverse. L'evoluzione agisce molto lentamente ma è continua e prosegue in tempi molto dilatati.
Eccone una breve spiegazione:
Le mutazioni producono diversità nel tempo tra le popolazioni di esseri viventi. Questa diversità tende a divenire infinita. E' una diversità continua, non ci sono gruppi o limiti netti come in una sfumatura di colore.
Alcuni fattori ambientali o casuali possono produrre l'estinzione di popolazioni. Essa causa la formazione di gruppi distinti.
Se potessimo svincolarci dal fattore tempo potremmo visualizzare tutti gli individui vissuti durante le ere passate e noteremmo la mancanza di "scalini", la continuità del cambiamento.
- Se crediamo che due individui clonati possano avere un piccolo neo in posizioni diverse, crediamo nell'evoluzione. Piccole differenze accumulate nel tempo fanno grandi differenze.
E allora diventa possibile che il nonno del nonno (ripetuto più volte) di nostro nonno sia simile ad una lucertola o ad un lombrico!
Ad esempio consideriamo, per semplificare, una coppia di lucertole identiche che arrivano su un'isola dove vi sono le condizioni di colonizzazione ideali: alte temperature, assenza di predatori e abbondanza di insetti. La prima cosa che accade è che le lucertole aumentano di numero. Se non vi sono differenze tra i due genitori, tranne quelle legate al sesso, anche i figli saranno tutti identici. Si formerà una popolazione di individui identici.
Il grafico rappresenta una popolazione di individui identici. L'ordinata rappresenta il numero degli individui e l'ascissa rappresenta la variabilità per un carattere, ad esempio la colorazione della gola. A questo punto però delle variazioni iniziano a creare diversità tra gli individui. Un individuo avrà la gola leggermente più chiara ed uno leggermente più scura. Nel grafico la maggior parte delle lucertole avranno la gola uguale ai loro antenati ma col tempo nasceranno sempre più individui diversi. Si arriverà ad una distribuzione graduata del colore della gola
. Vari fattori possono creare dei massimi e dei minimi nella curva. Alcuni minimi possono creare estinzioni parziali di individui con una certa gradazione del colore della gola. Quindi nella popolazione si perderanno alcune sfumature e si interromperà la continuità dell'aspetto della gola. I successivi andamenti della popolazione mettono in evidenza che si sono create due popolazioni con carattere continuo.
Naturalmente questo discorso si deve fare per ogni carattere e per ogni gene.
Questo ragionamento presuppone che da un lombrico ad un elefante sono esistiti nel tempo tutti i possibili anelli di congiunzione che sono rappresentati probabilmente da miliardi di individui. Al giorno d'oggi però nessuno di essi è sopravvissuto, sono tutti estinti e possiamo osservare i loro discendenti dei quali ognuno ha preso la sua strada. Per questo è difficile "vedere" l'evoluzione.
*La teoria dell'evoluzione è solo una teoria e deve essere in continuazione verificata, contestata o modificata utilizzando il metodo scientifico. In realtà al giorno d'oggi ancora nessuno è riuscito a metterla seriamente in discussione.
*Questa pagina riporta il pensiero dell'autore e rispecchia solo in parte il pensiero predominante del mondo scientifico.
Un giorno ho dimenticato per troppo tempo un'arancia dentro ad un barattolo con due moscerini della frutta dentro. Quando per caso sono andato a riprenderlo l'arancia non c'era più. C'era una polverina marroncina alla base, sovrastata da uno strato di moscerini morti, a sua volta sovrastato da una miriade di moscerini vivi, sovraeccitati dalla visione della luce, dopo una vita nel buio.
L'arancia si era letteralmente trasformata in moscerini, con qualche scarto.
Perchè l'arancia ed i moscerini non possono essere la stessa cosa.
O no?
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